Aumenta
la tensione in Bombardier, il Gruppo ha illustrato la nuova struttura
organizzativa europea della multinazionale, che vede lo stabilimento
di Vado Ligure ulteriormente penalizzato.
Infatti
Vado sarà inserito nella macro regione West Europe, perdendo la
possibilità di esportare nei mercati emergenti di Turchia, Polonia e
Israele (inseriti nella Central Europe) e subendo la ingombrante
convivenza con due nazioni colosso come la Francia e la GranBretagna,
dove è nei
fatti
impossibile che si riesca a vendere dei prodotti ferroviari made in
Italy. Inoltre a Vado non è stato riconosciuto il ruolo centrale
svolto nella progettazione del nuovo treno AV Zefiro Etr 1000
prodotto attualmente a Pistoia dalla Ansaldo Breda ma in consorzio
con la Bombardier. Lo Zefiro,
come
progetto risponderà alla macro regione Central Europe che comprende
la Germania, che per l'importanza di questo prodotto, ha accentrato
su di se la responsabilità del progetto in vista dei futuri sviluppi
delle nuove commesse.
Queste
novità peggiorano ulteriormente le prospettive del sito Vadese che
perde la possibilità di produrre per Polonia, Turchia e Israele
prodotti per cargo e Allta Velocità, mentre per il mercato Italiano
la Bombardier non intende investire nella produzione dei treni
regionali a potenza distribuita, dove è necessario un investimento
di 10 mln di euro per omologare il treno e
predisporre
la produzione, entrando così nel solo settore di mercato che ha una
solida prospettiva.
Dieci
milioni di investimento non sono certo una cifra insostenibile se si
guardano i bilanci della Bombardier Italia che dal 2000 ad oggi
presentano un saldo positivo dell’utile al netto delle tasse di 303
milioni di euro!
Non è
un caso che con queste scelte, lo stabilimento Vadese sia in crisi.
Anche la commessa di 29 locomotori E464, acquisita a novembre e
recentemente sbandierata dall'amministratore delegato, purtroppo, non
è sufficiente a impiegare la forza lavoro, nemmeno per il solo 2014
e la E464 non
da
nessuna prospettiva per il 2015. Mentre la commessa per il
rifacimento delle vecchie carrozze passeggeri di Trenitalia è in
perdita, tanto che Bombardier non ha partecipato alla nuova gara
bandita a novembre. Non a caso Bombardier non è in grado ad
escludere, per i prossimi due anni,
licenziamenti
a Vado Ligure, come è stato chiesto esplicitamente dal sindacato. E’
proprio sul tema occupazione che l’amministratore delegato ing.
Corradi non dice niente, non risponde, non da garanzie, mentre
dichiara alla stampa che anche quest’anno il bilancio si chiuderà
con un “positivo a due cifre”.
Dopo
lo sciopero di otto ore del 10 dicembre che ha visto la
partecipazione massiccia delle maestranze, la RSU è in attesa della
convocazione del Ministero dello sviluppo economico, ma se non si
avranno risposte in tempi brevi riprenderanno le azioni di lotta ad
iniziare da uno sciopero articolato di otto ore.
Il
Segretario Uilm Provinciale di Savona , Giovanni Mazziotta dichiara <
La strategia del gruppo Bombardier per noi è molto chiara, non
volendo investire su concrete strategie sul sito vadese ma
affrontando i problemi citati adoperando gli ammortizzatori sociali
come la cigs per crisi con scadenza settembre 2014 , riteniamo che
questo percorso ci porterà agli esuberi.>